La derattizzazione è quella serie di operazioni che si attuano allo scopo di ridurre e controllare la presenza di topi o ratti che per la loro etologia, interagiscono con la vita e le attività umane.
Questa interazione può provocare danni più o meno gravi con rischi per l’igiene, la salute (malattie come colera, tifo murino, leptospirosi, salmonellosi….), la sicurezza (corti circuiti, fughe di gas, interruzioni di collegamenti…) e l’economia in generale (solitamente i ratti possono ingerire quotidianamente una quantità di cibo pari al 10% del loro peso).
La derattizzazione richiede necessariamente l’intervento di tecnici specializzati poiché spesso l’uso di un singolo prodotto non è sufficiente a causa delle notevoli doti di adattabilità, prolificità e scaltrezza che rendono i roditori particolarmente difficili da debellare.
Metodologia d’intervento
Fare una derattizzazione significa eseguire un controllo accurato dell’ambiente e suggerire i provvedimenti igienici più idonei a sanarlo definitivamente, applicando quelle misure che ottimizzano sicurezza, atossicità ed efficacia.
A tal fine si provvederà, a seguito di un accurato sopralluogo e di un’attenta valutazione dei rischi da parte di personale esperto, alla risoluzione del problema tramite posizionamento di trappole a cattura multipla o a colla in luoghi con presenza di alimenti e/o esche ratticide situate in appositi contenitori per evitare il contatto diretto da parte di persone e animali no target.